Archivio del Fendente

2007-2011

Comunicato dell’ assessore Innocenti su Piano Strutturale

Piano Strutturale e polemiche sull’edificazione di villette in collina. Sui due argomenti queste le dichiarazioni dell’assessore all’urbanistica del comune di Sansepolcro, Fabrizio Innocenti. “Sono soddisfatto – comincia Innocenti – dell’iter legato al Piano Strutturale in consiglio comunale. Dopo l’esame delle controdeduzioni alle osservazioni di carattere generale, siamo adesso a quelle presentate dai privati cittadini, che richiedono anche minor tempo. Siamo giunti a metà dell’opera, di questo passo e considerando il calendario fissato delle assisi dedicate all’argomento, ritengo che i tempi stimati per l’ultimazione del dibattito possano anche accorciarsi. Sono convinto che il Piano Strutturale, fatte salve le debite posizioni di ogni parte politica, è atteso dall’intera collettività. Per cui il mio credo è quello di evitare le polemiche e di andare avanti, in modo da varare uno strumento che sia di valido supporto per il futuro della città e per le sue esigenze”. Sulla questione-villette, questa la sua posizione. “Sono deluso – dice Innocenti –  da amministratore ma anche da cittadino, delle strumentalizzazioni portate avanti sull’argomento. Anche perché si basano su numeri falsi. La speranza, ma anche la certezza, è quella di sapere che la gente sa ragionare con la sua testa e non è propensa a farsi abbindolare. Un dato su tutti, e cioè che per quanto riguarda l’analisi collinare, il nostro piano conta unità abitative ridotte del 50% rispetto a quello che fu varato dalla precedente amministrazione. Abbiamo cancellato oltre 196.000 metri quadrati di aree edificabili tutte localizzate sulla media collina e di notevole impatto visivo, paesaggistico, ambientale, infrastrutturale in cui sarebbero state costruite circa 70 nuove abitazioni. Abbiamo poi perimetrato una zona che, è bene ribadirlo ancora una volta, non è un’area edificabile, ma un’area dove è prevista una modesta quantità di superficie utile lorda edificabile di circa 3000 metri quadrati, da utilizzare sia per ampliamenti ad edifici esistenti che per nuove costruzioni. Ma non basta: vengono considerate assolutamente non edificabili le aree di tutela delle ville storiche e di tutti gli edifici storici di pregio, le aree boscate, gli uliveti, le aree con terrazzamenti, quelle con pericolosità geomorfologiche elevate. Nelle restanti aree saranno distribuite e localizzate le, eventuali, nuove costruzioni, che dovranno comunque rispettare rigide prescrizioni per il loro corretto inserimento e la loro armonizzazione con il contesto. Ho saputo e letto  – conclude l’assessore all’urbanistica – di interventi fatti sull’argomento da parte del professor Attilio Brilli e dell’on. Andrea Marcucci del Pd. Del professor Brilli apprezzo l’acuta sensibilità mostrata nella fattispecie. Magari un po’ tardiva, perché se l’avesse rivelata anche nei decenni scorsi forse si sarebbe mosso con identica sollecitudine per denunciare gli scempi perpetrati alla collina, questi sì reali, in passato. Quanto alle richieste dell’on. Marcucci, auspico che una interrogazione parlamentare venga fatta, ma basata su dati certi. E al proposito vi rivelo una cosa: in tanti anni di attività, come imprenditore, il sottoscritto ha ricevuto un unico avviso di garanzia: era il 1993, in occasione di una fornitura, alla sua azienda, di un manufatto in cemento per una zona sotto vincolo della Garfagnana di cui non mi avevano messo a conoscenza”.

                                                                                                    Ufficio stampa

Ndr – Finalmente qualche amministratore risponde alle domande che gli vengono poste, anzi è l’unico segno di rispetto verso il prossimo, finora giunto e per questo La ringraziamo.

Noi, infatti,  ci eravamo auspicati che l’assessore all’Urbanistica fosse intervenuto sulla “querelle”: villette si, villette no.

Un argomento che da molti mesi ormai tiene banco.

Ci sia però concesso fare anche la nostra osservazione sul “comunicato stampa” sopra riportato

Sulla questione-villette, questa, Assessore Innocenti,  la sua posizione:

“………….. numeri falsi. ………………… il nostro piano conta unità abitative ridotte del 50% rispetto a quello che fu varato dalla precedente amministrazione. ……………………. Abbiamo poi perimetrato una zona che ………. non è un’area edificabile, ma un’area dove è prevista una modesta quantità di superficie utile lorda edificabile di circa 3000 metri quadrati, da utilizzare sia per ampliamenti ad edifici esistenti che per nuove costruzioni. …………………… non edificabili le aree di tutela delle ville storiche e di tutti gli edifici storici di pregio, le aree boscate, gli uliveti, le aree con terrazzamenti, quelle con pericolosità geomorfologiche elevate. Nelle restanti aree saranno distribuite e localizzate le, eventuali, nuove costruzioni, che dovranno comunque rispettare rigide prescrizioni per il loro corretto inserimento e la loro armonizzazione con il contesto……….

Nel comunicato quindi è scritto che: “non è un’area edificabile, ma ci si può costruire circa 3.000 metri quadrati” ma allora  è chiaro, è edificabile, anche se per soli 3.000 metri quadri, ed è tutto coincidente con le indicazioni del piano strutturale.

A questo punto osiamo darLe un suggerimento: “E’ bene che comunichi la stessa cosa al Sindaco che è rimasto l’unico a dire che in collina non si costruirà

La Redazione

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9 pensieri su “Comunicato dell’ assessore Innocenti su Piano Strutturale

  1. Erika Chiasserini in ha detto:

    Risposta intelligente quella dell’assessore quando dice che non ci sono terreni edificabili ma che ci si potrà costruire. Bravo anche a sorvolare sul pericolo frane e sui costi di urbanizzazione e messa in sicurezza. Fenomenale poi l’assenza di una motivazione a questa decisione. Ora che è appurato che sarà consentito di cementificare ulteriormente la collina, chiedo all’assessore all’urbanistica: A CHE SCOPO?? A QUALE NECESSITA’ DEL COMUNE RISPONDE LA DECISIONE DI FAR COSTRUIRE IN QUESTA COLLINA?? CHE TIPO DI BENEFICI PORTA?? A CHI?

  2. Fabio Pancrazi in ha detto:

    Sì, genericamente di “consorterie” come dici tu, Sergio, ce ne sono. Di tutte le appartenenze. Sono così tante che devono lottare tra loro… e non per la collettività, purtroppo!

  3. Sergio in ha detto:

    Le “consorterie” sono una definizione scritta dal candidato Sindaco Prof. Polcri nel suo libretto elettorale e, se avevo ben inteso il suo programma, erano quelli che riuscivano ad ottenere tutto e di più. Le “consorterie” sono esterne alla giunta ma vengono trattate, sia da questa che dalle precedenti amministrazioni con tutti i riguardi. Sono i “Potenti” che possono permettersi tutto. Senza suscitare alcuna polemica sono quelli che si possono vantare in anticipo di poter ottenere quello che vogliono. Detto questo lascio a Fabio la sua libera personale riflessione. Io personalmente il cambiamento di stile che mi aspettavo da questa amministrazione sinceramente non lo vedo. Questa è la mia opinione. Saluti.

  4. Fabio Pancrazi in ha detto:

    Sergio, aggiungo:
    pensi veramente che i “buoni” siano quelli che brontolano?

  5. Fabio Pancrazi in ha detto:

    Caro Sergio,
    belle parole le tue ma cosa intendi per “consorterie”?
    Se è quello che immagino tu pensi, io non ci capisco più niente, beato te che pensi di capirci.
    1) ho visto una strana vignetta sopra il titolo di questo articolo e immagino chi sia l’autore;
    2) conosco l’ex assessore alla Polizia Municipale;
    3) conosco l’assessore all’Urbanistica.
    Ti pare siano membri di una medesima “consorteria”?

  6. Sergio in ha detto:

    Amico Fernando;
    Ci stanno dipingendo come uno sparuto manipolo di esagitati rancorosi che si accaniscono verso questa giunta e questo Sindaco. La verità sarà nei numeri e nei risultati. Per questo motivo ritengo opportuno interrompere questo accanimento dialettico verso questi signori che, a mio parere, ne hanno combinate di tutte e di più. Loro confidano nei numeri delle “consorterie” nei numeri della “compagnia delle opere” nei numeri di chi ha disseminato la Città di piattaforme enogastronomiche nei numeri di chi questa città la ha ridotta quale è ovverosia una brutta fotocopia di quello che era. Prima di ritirarmi nel silenzio in attesa che la maggioranza dei cittadini dia il suo verdetto mi permetto di formulare un mio personale consiglio. Lavora e impegnati per dare voce agli ultimi, a quelli che
    da tutti sono stati mortificati e inascoltati, a quelli che chiedono diritti e non favori a quelli che non contano ma che sono la parte sana della nostra cultura e della nostra identità. Contemporaneamente rivolgo un appello alle parti offese affinchè collaborino e facciano capire quali sono i reali onesti obiettivi della politica rappresentativa dell’interesse generale e dei cittadini tutti. Buon lavoro e buona fortuna.

  7. aesse in ha detto:

    visto che c’è tanto amore per Piero e il rinascimento, e noull’ altro si vede, perchè non facciamo anche un ordinanza – di sicuro gradimento per l’ Unesco in cui cittadini di sansepolcro sono obbligati a vestirsi con abiti rinascimentali?
    tanto che ci siamo, potremmo tornare anche alla guida del ciuco, che sarebbe adatta a molti dotti cittadini.

  8. Caro Direttore, il Comunicato stampa dell’Assessore Innocenti fa finalmente chiarezza e afferma che nella collina sopra Sansepolcro, sopra e sotto villa Buitoni fino ad arrivare sopra i Cappuccini, nell’area definita all’intero del PS come “I.S.11”, si costruirà, facendo giustizia delle affermazioni non vere del Sindaco che ha affermato in più occasioni che ciò non era vero.

    In merito al contenuto del comunicato ci sarà una risposta articolata della Lista Civica,intanto mi permetta alcune considerazioni:

    • Si può affermare, a questo punto senza ombra di smentite che sulla “Collina di Piero”, quella che esimi studiosi dell’arte hanno visto immortalato nelle sue opere, “..quelle colline sono intessute di storia sacra e profana, di romitori, e di guardinghi, di percorsi francescani e di prospettive pierfancescane….”, indicandolo come paesaggio pierfrancescano da salvaguardare e da proporre all’Unesco, si costruiranno 9000 mc, pari a circa 3000 mq di edificato, alla faccia della cultura e della storia della nostra città.

    • che a ciò si dovranno aggiungere le pertinenze esterne e le infrastrutture pubbliche necessarie per la viabilità servizi (luce acqua fognature e quant’altro necessario un area urbanizzata di 20, 25 villette.

    • Che tutto questo lo si realizzerà su un area fortemente a rischio dal punto di vista idrogeologico, con frane in atto, documentate dalle stesse carte geologiche allegate al piano.

    • Che, entrando nella mera analisi dei costi e benefici, questa operazione porterà nelle casse dell’amministrazione un introito, e lo indico per eccesso, di non più di 140.000 euro, per oneri di urbanizzazione, a fronte di un costo per le opere di urbanizzazione a carico dell’amministrazione molto superiore ai 2 milioni di euro (si pensi solo a dover mettere in sicurezza tutta una collina che ha seri problemi geologici,).

    Cui prodest?

    E perché proprio lì?

    Voglio ricordare e sottolineare come in passato questa stessa maggioranza, compresi coloro che si erano aggregati alla lista civica (sindaco Polcri e consigliere Foni) erano strenui oppositori assieme alla lista civica delle operazioni speculative del Piano Ugolini e oggi dopo aver carpito la fiducia dei cittadini sono lì, assieme a questa destra nostrana a sostenere le stesso operazioni speculative.
    Come si dice… “ricevuta la grazia gabbato lu santo!”

    Ferdinando Mancini

  9. Plinio in ha detto:

    Ritengo che se l’Assessore avesse risposto solo ai fatti reali, da Lui ora confermati, avrebbe fatto più bella figura.
    Riportare alla luce le cose passate è solo il modo utile per occultarne altre.
    Certamente se prima di presentare un piano strutturale così sciaugurato i cittadini e qualche persona culturalmente preparata fossero stati seriamente sentiti oggi non saremmo a questo punto.
    Ritengo però di ringraziare l’Assessore per aver (anche se lo sapevamo)chiarito l’arcano e sconfessato il Sindaco.

    Plinio e amici