Archivio del Fendente

2007-2011

Gianluca Enzo Buono: “Nessun allontanamento: a Dell’Omarino i motivi erano stati spiegati in precedenza”

Sansepolcro – Parla il neo-coordinatore del partito Udc di Sansepolcro, Gianluca Enzo Buono (nella foto)  il giorno dopo la diaspora interna all’Udc e la seduta consiliare in duplice serata. Il presidente del consiglio comunale di Sansepolcro rimane da solo a rappresentare lo scudo crociato, ma per il ruolo di garante che riveste non può costituire un gruppo, anche se ovviamente dice la sua con tono deciso sullo strappo che si è consumato in seno al partito di cui è diventato fresco coordinatore di vallata. Non solo: la nascita del gruppo consiliare “Liberi e Forti”, composto da Stefano Tarducci e Giacomo Piccini, è da ricondurre proprio a questa operazione.
Tarducci e Piccini hanno accusato Lei di essere stato l’autore del colpo di mano che ha tolto a Marino Dell’Omarino il ruolo di coordinatore valtiberino dell’Udc. Cosa risponde?
“Dovrebbe essere semmai Tarducci a spiegare la propria posizione, visto che lui stesso aveva esultato nel momento in cui è stato comunicato l’avvenuto cambio del coordinatore. Mi pare allora di poter affermare che Tarducci ha firmato il documento senza evidentemente conoscerne con esattezza i contenuti. E su questo punto vi sono numerose persone che possono testimoniare a mio favore”.
In molti imputano all’Udc il fatto di essere diventata una sorta di “satellite” del Pdl. E’ forse questo il vero motivo che ha portato all’allontanamento di Dell’Omarino?
“Nessun allontanamento: a Dell’Omarino le cose erano state spiegate in precedenza e con chiarezza dal nostro segretario provinciale, per cui non deve considerarsi cacciato. C’era bisogno di lavorare in autonomia per favorire la partecipazione dalla base e, anche nell’ottica di un necessario rinnovo generazionale, era stato deciso questo avvicendamento. In fondo, nemmeno Dell’Omarino era stato eletto: lo scelsi io come coordinatore nel momento in cui andai a ricoprire il mio ruolo istituzionale”.
Lei ha sempre sostenuto l’importanza di poter operare in libertà, però c’è ugualmente chi la accusa di essere troppo accondiscendente nei confronti del sindaco Franco Polcri. Cosa ne pensa?
“Il mio comportamento è stato definito ambiguo, ma ricordo che ho firmato con convinzione un documento di appoggio esterno del mio partito a una giunta che ho più volte criticato, vedi il caso della Valfungo. Spiegatemi allora cosa significa “appoggio esterno” quando nel contempo si partecipa alle riunioni di maggioranza per trattare”.
E’ opinione diffusa in città che dietro a questa operazione dei “Liberi e Forti” vi siano i soliti personaggi “navigati” della politica. E’ vero oppure no?
“Non mi interessa. Dico solo che a più riprese ho difeso Gianni Gorizi contro Dell’Omarino e Piccini che avevano chiesto a più riprese la sua cacciata, ma da tutto questo trasformismo rimango nauseato”.
Dopo questa tempesta, possiamo dire che è già tornato il sereno oppure c’è ancora qualche nuvola? 
“Di certo è stata fatta chiarezza. Chi ha voglia di lavorare è rimasto nel partito e siamo in tanti. Non ho mai ricevuto tanti attestati di stima come in questi giorni, mentre chi era interessato unicamente al comando se n’è andato”.
Il fatto che Dell’Omarino, Tarducci e Piccini abbiano già dichiarato il loro appoggio al Pdl, certifica all’atto pratico che il loro vero posto non era nelle file dell’Udc?
“La nostra linea politica è chiara: siamo un partito autonomo che sceglie e decide le alleanze al proprio interno. Dal documento si evince che chi si è chiamato fuori dall’Udc non aveva fatto proprio il percorso politico dentro il partito stesso, che dal 2008 in poi ha corso da solo in tutte le campagne elettorali. Se permettete – mi preme farlo in conclusione e a proposito del piano strutturale – debbo ringraziare l’intero consiglio comunale per aver rispettato, con grande senso di responsabilità, la tabella di marcia delle convocazioni che spesso è stata caratterizzata da ritmi piuttosto serrati. Siamo pertanto vicini alla conclusione anche per merito di tutti i consiglieri”.(tratto dal Corriere di Arezzo)

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