Archivio del Fendente

2007-2011

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– La redazione –

 

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Cerchi qualche vecchio articolo pubblicato sul nostro giornale? In questo spazio potrai trovare tutti gli articoli pubblicati dal 12 maggio 2007 al 28 febbraio 2013. Per gli articoli più recenti invece vai su www.fendente.it

Buona ricerca e buona lettura!

La Redazione 

A Sansepolcro sabato 4 febbraio 2012 sarà intitolata una via a Caponnetto, Falcone e Borsellino

Questa la motivazione:
“Si richiede l’intitolazione di una via di Sansepolcro a Antonino Caponnetto, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, a 10 anni dalla morte del primo e a 20 dalla morte degli altri, per ricordare il loro comune impegno contro l’organizzazione mafiosa e per il ripristino della legalità e di una cultura sociale e solidale. Antonino Caponnetto che volle ed organizzò il pool antimafia con la presenza di Falcone e Borsellino e con speciali modalità operative che portarono alla storica condanna nel maxiprocesso contro la mafia, del 1987; Falcone e Borsellino che manifestarono in tutta la loro vita un chiaro esempio di levatura morale e capacità professionale, siano, per ogni cittadino biturgense, luce che aiuti a direzionare la propria vita, vedendo nei tre servitori dello Stato, fulgidi esempi da seguire nel mondo lavorativo, politico, sociale ed associativo”.
ASSOCIAZIONE CULTURA DELLA PACE – PRESIDIO LIBERA “PEPPINO IMPASTATO” SANSEPOLCRO
-Leonardo Magnani-

Sansepolcro: “Ora l'amministrazione operi davvero e senza scuse"

Bene l’approvazione della mozione sull’osservatorio del lavoro
“Occorre  difendere l’economia del territorio”

Sansepolcro – Siamo compiaciuti del voto unanime del Consiglio Comunale del 24 gennaio sulla mozione relativa alla creazione di un osservatorio sul lavoro, che ha come obiettivo quello di monitorare la situazione lavorativa della nostra vallata con incontri periodici tra Istituzioni, parti sociali e categorie. Lo scopo è di non farsi trovare impreparati, come troppo spesso è capitato in passato di fronte a crisi che coinvolgono aziende, e a cascata famiglie, del nostro territorio. Auspichiamo che quanto votato all’unanimità non venga accantonato, come è per esempio accaduto riguardo alla mozione sulla convocazione di un tavolo tra Comune e Nestlè a proposito della volontà della multinazionale svizzera di mantenere il marchio Buitoni a Sansepolcro.

Troviamo superficiale la risposta fornita su questo argomento dal sindaco Frullani, che dopo cinque mesi da quell’approvazione dice che l’incontro non è necessario e urgente, scadendo la concessione nel 2018. Ciò rifugiandosi dietro argomentazioni a dir poco deboli e inopportune, come il fatto che la Rsu Buitoni non sarebbe d’accordo nel toccare questo tasto in questo momento e sui tempi e la volontà delle multinazionali di partecipare a tavoli locali.
A questo proposito vanno fatte delle precisazioni importanti a cominciare dai rapporti con le parti sociali: partendo dal principio che sindacato e politica hanno ruoli diversi tra loro e che entrambi non devono invadere il terreno altrui, riteniamo sacrosanto che preoccuparsi del proprio territorio cercando di avere risposte concrete che possano garantire una certa sicurezza sul futuro sia compito specifico della politica; e l’intervento della Rsu citato dal sindaco Frullani diventa difficile da comprendere. Dentro lo stabilimento Buitoni è passata tanta gente e speriamo che continui a passarcene tanta: l’unica cosa che non è cambiata in cento anni è il legame con il territorio, che va difeso con forza, coraggio e con la massima trasparenza. Riguardo ai tempi e alle volontà delle multinazionali di sedere a tavoli locali, ricordiamo ancora una volta che maniere per sollecitare questi colossi ci sono, per esempio facendo appello a codici etici che partono dalle origini e arrivano al legame e al rispetto dei territori in cui operano, cosa che passando da Sansepolcro qualcuno si è scordato.
Prc-Sel-Idv-Dpc

I frati della Verna da oggi sono “abilitati” all’uso del defibrillatore

Al corso hanno preso parte anche due suore. L’apparecchio donato dalla Fondazione Cesalpino di Arezzo.
La Verna – “Sono stati davvero degli eccellenti allievi. Attenti, recettivi, hanno dimostrato una grande disponibilità a prendere possesso delle nozioni necessarie per adoperare il situazione di emergenza il defibrillatore semiautomatico.” E’ il commento di massimo mandò, direttore della centrale 118, che stamani ha guidato il corso di istruzione per 9 frati e due suore del Santuario della Verna, all’uso del defibrillatore.
Oltre a Mandò c’erano due istruttori che hanno fornito dapprima alcune nozioni teoriche per poi passare all’uso pratico dello strumento, con il quale tutti gli allievi si sono esercitati. Presenti anche i volontari della Croce Rossa di Chiusi della Verna, che già utilizzano nei loro mezzi il defibrillatore.
L’iniziativa, fortemente voluta dal direttore del distretto sociosanitario del casentino Carlo Montaini e dal sindaco di Chiusi della Verna Umberto Betti, è stata possibile grazie anche al contributo della Fondazione Cesalpino che ha regalato ai frati defibrillatore, custodia e tutti gli accessori necessari all’occorrenza.
La comunità religiosa della Verna ha compreso l’importanza di avere questo strumento ed un gruppo di persone capaci di utilizzarlo.
Qui giungono ogni anno 600.000 pellegrini. Di fronte ad un arresto cardiaco, l’unica speranza di salvare una vita umana è quella di utilizzare il defibrillatore entro i primi 4/5 minuti dall’evento. L’arresto cardiaco porta alla morte entro dieci minuti, ma già dopo 6/7 minuti provoca conseguenze irreparabili al cervello.

Al Teatro Morlacchi di Perugia per il concerto “The Armed Man”

Sansepolcro – Dopo i successi di Sansepolcro (debutto e 2 repliche), Anghiari, Arezzo, Perugia nelle rispettive cattedrali e il successo di Roma nella chiesa di Santo Stefano Rotondo al Celio lo spettacolo “The Armed Man”, ideato da Paolo Fiorucci e promosso dalla Corale Domenico Stella con la partecipazione del coro Città di Piero, della Corale Don Vittorio Bartolomei di Anghiari, la Banda Filarmonica dei Perseveranti diretti dal Maestro Andrea Marzà che è anche autore dell’arrangiamento inedito per banda, il gruppo musici della Società Balestrieri Sansepolcro e i Capitani dell’Arme Antica di Città di Castello verrà riproposto Domenica 5 Febbraio alle ore 17 a Perugia nel suggestivo Teatro Morlacchi.
L’organizzazione che promuove il concerto è la Fontenuovo Fondazione Onlus (residenze di Ospitalità per anziani) di Perugia. L’intero incasso sarà devoluto in beneficenza alla fondazione per continuare e migliorare il servizio per la collettività perugina.
“The Armed man: A Mass for Peace” è stata  presentata già sette volte tra Novembre 2010 e Ottobre 2011 ed ha riscosso sempre forti consensi da parte di un pubblico commosso e partecipe.
Karl Jenkins, compositore gallese contemporaneo, guida l’ascoltatore attraverso la musica e la parola cantata, in un percorso ideale dalla guerra alla pace: la chanson, la chiamata del muezzin, i testi immortali dei Salmi, l’antichissimo poema indiano “Mahabharata”, i testi liturgici, l’incitamento devastante dei versi di Kipling, le meditazioni dolenti sulla catastrofe di Hiroshima scritte da Togi Sankichi (poeta simbolo morto proprio in seguito alle radiazioni nucleari), il desiderio di pace di T. Malory e A.L. Tennyson, per concludersi con le confortanti parole del Libro delle Rivelazioni.
Domenica prossima, dunque, la “Corale Domenico Stella”, il “Coro Città di Piero” di Sansepolcro, la corale “Don Vittorio Bartolomei” di Anghiari, la “Società Filarmonica dei Perseveranti” di Sansepolcro, i solisti Stella Peruzzi (soprano), Andrea Sari (baritono), Luca Piccioni (tenore), il Gruppo Musici della Società Balestrieri Sansepolcro e i capitani dell’Arme Antica di Città di Castello, con la partecipazione straordinaria di Chiara Chialli (mezzosoprano),  eseguiranno il concerto nel principale teatro del capoluogo della regione umbra.
A Gennaio 2013 una rappresentanza della Corale Domenico Stella e del Coro Città di Piero si recherà a New York per eseguire il concerto con la presenza di cori provenienti da tutto il globo e diretti dall’artista che ha composto l’opera cioè Karl Jenkins. I due cori in questa occasione saranno gli unici a rappresentare l’Italia e Sansepolcro.

Le ACLI di Arezzo: “Cordoglio per la morte di Oscar Luigi Scalfaro”

Le ACLI di Arezzo si uniscono al cordoglio per la morte di Oscar Luigi Scalfaro.

“Oscar Luigi Scalfaro è stato un grande difensore della costituzione e della legalità, un politico rigoroso attento al lato anche spirituale della Politica, al rigore etico ed al bene comune”, ricorda Enrico Fiori, Presidente delle ACLI di Arezzo, “Un amico delle ACLI e da sempre in Azione Cattolica, un frequentatore assiduo dei nostri territori da Camaldoli a Cortona.
ACLI Arezzo

Rubano le offerte alla Cappella dell'Ospedale

SANSEPOLCRO – Un altro furto all’Ospedale di zona della Valtiberina. Questa volta ad essere presa di mira la Cappella dell’Ospedale situata al secondo piano, nell’ala nord. Qualche giorno fa, stando alle testimonianze raccolte, qualcuno si è introdotto nella piccola cappella (la porta a vetri è sempre aperta, ndr) scassinando una delle due cassette per le offerte dei fedeli, prelevandone il contenuto. Ad accorgersene il portiere dell’Ospedale che ha avvisato Padre Amedeo Senesi (attuale cappellano che ha rimpiazzato la figura di Padre Pier Maria Innocenti da poco scomparso). La cassetta delle offerte sembra sia stata manomessa nella notte di venerdi scorso, ma per il ladro (che sembra sia stato già individuato dalle forze dell’ordine) solo un misero bottino: all’interno erano infatti presenti solo pochi euro. Un episodio del tutto isolato e senza conseguenze, che però mette in luce altri recenti accadimenti. Nemmeno una settimana fa ignoti si erano introdotti nel nosocomio rubando la televisione della sala di attesa del reparto di medi. Nessuno se n’era accorto e nessun segno di scasso era stato rilevato dalle forze dell’Ordine. Il fatto era accaduto il 19 gennaio intorno alle 18 e 30 quando nei reparti si passava come d’abitudine la cena. Erano stati i familiari di alcuni pazienti ricoverati ad accorgersene.  Stando alle prime ricostruzioni sembra che la televisione fosse accesa fino alle 18 e 15. Dopo la cena alcuni familiari rientrati nella saletta, sarà stato circa una mezz’ora dopo intorno alle 19, avevano trovato una brutta sorpresa: il grande televisore (peraltro oggetto di una donazione, Ndr) posizionato di fronte alle finestre era scomparso nel nulla. I pazienti avevano subito avvisato i responsabili del reparto che però avevano dovuto, loro malgrado, costatare il furto. Ma la serie dei piccoli furti non finisce qui. Circolano voci infatti che tempo addietro ci siano stati anche altri piccoli episodi nelle cucine al piano terra. Infine, l’ammanco al CUP dei poliambulatori nel luglio 2010. In quell’occasione i ladri si erano introdotti nell’edificio da una finestra a piano terra, smurando la cassaforte e asportando la somma di 160 euro. Gli operatori recatisi al lavoro la mattina avevano dato l’allarme. Un fatto è certo, se si corrono dei rischi anche per pochi spicci allora non c’è affatto da stare tranquilli nemmeno in luoghi di cura e di culto. mm

La scomparsa di Emiliano Sgoluppi

SANSEPOLCRO – Scompare un’altra parte di storia di Sansepolcro. E’ deceduto sabato scorso, all’età di 86 anni, Emiliano Sgoluppi, artefice con altri volontari della Pro Loco di numerosi interventi di pulitura e restauro dei monumenti di Sansepolcro, compresa la statua di Piero della Francesca. Giovanissimo entrò alla Buitoni e, come elettricista del pastificio, si rese protagonista del salvataggio del “secondo lotto” dello stabilimento, minato dai tedeschi nell’estate 1944. Continua a leggere…

Anghiari: Memorial Walter Del Sere

Terza campestre “Sulle Orme del Fantasma”

Si svolgerà il 26 febbraio 2012 al Castello di Sorci (Anghiari), su un percorso completamente erbato e segnalato, di7.500 metri.

Le iscrizioni , da effettuarsi pressola Locandadel Castello, è di 7 euro per gli adulti e di 5 euro per i bambini e comprende: bottiglia di vino+pasta Buitoni+bottiglia d’acqua ½+integratori offerti dalla farmacia Ortalli.

Partenze della gara ore 09,30 e sarà divisa per categorie:

-primi passi;

-esordienti C;

-esordienti B;

-esordienti A;

-ragazzi/e;

-cadetti/e;

-allievi/e.

Infine alle ore 10,30 inizieranno le partenze delle categorie adulti e la gara si svolgerà sui7.500 metriper i maschi e5.000 metriper la gara femminile.

Il Memorial che gode del patrocinio del Comune di Anghiari e della Podistica Avis Sansepolcro, è stato annunciato alla presenza del sindacoLa Ferla in qualità di assessore allo sport, del presidente della Podistica signor Esposito Catello affiancato dal v.presidente Sergio Vanenti, dal consigliere comunale Avv.Mirco Meozzi. Presente anche la d.ssa Stefania Bolletti.

Walter Del Sere un “anghiarese”, un amico, sempre pronto e vigile per gli interessi della comunità che i suoi concittadini vogliono ricordare come fosse ancora presente tra loro.

Una settimana di gelo su tutta Italia

Neve e -10 gradi al Nord: le previsioni

E’ in arrivo in tutta Europa una freddissima fase invernale. Oggi neve in Piemonte (40cm totali tra Cuneo ed Asti e rilievi genovesi e savonesi fino a sera), a bassa quota in Liguria fino in pianura tra Savona e Genova nel corso della giornata, neve su ovest Lombardia e qualche fiocco anche a Milano. Il tempo peggiora sulla Sardegna, poi in Sicilia e nel resto del sud. Lo indica il sito il meteo.it che per lunedì segnala una circolazione depressionaria con maltempo su Sardegna e Sicilia con neve a 1000m; forte maltempo su catanese, siracusano, piogge su Calabria, Basilicata, settori ionici; maltempo sulle regioni adriatiche dalle Marche alla Puglia, con neve a 100m-200m sulle Marche e a 200-500m sull’Abruzzo. Migliora la sera in Sardegna e ancora maltempo sulla Sicilia, neve forte a 200-400m sull’Abruzzo, neve in arrivo su ovest Alpi e fiocchi in Piemonte.

Un nocciolo di aria fredda polare artico scende dalla Francia diretto verso l’Italia, mentre da est giungono masse d’aria gelida siberiana al nord. Piccolo vortice in formazione sul Tirreno. Il tempo peggiora rapidamente al centro e Romagna e ovest Alpi, con piogge ancora su Sicilia: date le basse temperature nevichera’ su Umbria- Marche e Abruzzo a 100-200m e a 600m sul Lazio. Nevichera’ a bassissima quota sulla Romagna. Nel pomeriggio-sera una circolazione depressionaria con minimo sul Tirreno, maltempo al centro-sud e Sardegna e poi Sicilia e resto del sud e canora su Romagna e parte dell’Emilia. E’ neve su Emilia Romagna, forte al centro su Toscana, Umbria, Marche fino in pianura e a quote bassissime 100-200m su resto del centro nella notte e poi a 5-600m al sud e 800m sulla Sicilia. Nel corso della notte neve fino alle porte di Roma fino a mista neve a Roma tra le 4 e le 7. Temporali nella notte verso Campania e Calabria e resto del sud.

MERCOLEDI: La forte perturbazione si porta velocemente verso sud sospinta da gelidi venti settentrionale e di maestrale. Al nord aria fredda continentale, mentre da ovest giunge una nuova perturbazione che nasce dall’aria fredda siberiana che accerchia le Alpi e ridiscende dalla Valle del Rodano, così come nel 56 e nell’85. Maltempo che si porta veloce al sud e Sicilia e ancora adriatiche dal Riminese in giù. E’ neve sulle adriatiche fino alle coste dal Riminese alle Marche, a bassissima quota su resto del centro 200-300m e al sud 400-500. Attenzione dalla sera nuova perturbazione da ovest con neve nella notte al nordovest.
GIOVEDI: Vortice ciclonico con contributi russo-siberiani che scendono dalla Valle del Rodano accerchiando le Alpi e in parte entrano dalla Porta della Bora. Minimo depressionario sul Tirreno. Maltempo in arrivo al centro-nord e Sardegna e poi Campania . Forti temporali e pioggia molto forte su Lazio e Grossetano e Isola del Giglio. Neve forte tra Toscana ed Emilia Romagna, neve su resto del nord e a bassa quota a 200m su resto del centro. Esclusa Roma per ora. La sera neve forte su Emilia Romagna e Veneto e bassa quota al centro. Peggiora con maltempo su Campania e ovest Sicilia.
VENERDI: vortice invernale sull’Italia, con aria siberiana al nord. Migliora su ovest Alpi e alto Piemonte. Altrove maltempo, neve al nord più consistente su Venezie ed Emilia Romagna, meno sulle Alpi, neve in Toscana, Umbria, quote neve in salita al centro-sud fino a 500-1000m, forte maltempo sulla Campania. Neve debole fino a sera al nord.

SABATO: Vortice che persiste al centro-sud ed Emilia Romagna, neve su Emilia Romagna, e poi l’aria gelida raggiunge di nuovo il centro e Sardegna con altra neve a bassissima quota fino al piano su Toscana, Umbria, Marche, attorno a Roma e nord Sardegna. La sera giunge l’aria gelida ovunque, la sera neve fino alle porte di Roma e alle porte di Napoli e anche sul nord Sicilia.

(da meteo.it)

Comunicato stampa di “Pieve per Valtiberina democratica”

Invece di far propaganda, Bragagni pensi ad amministrare 

Pieve Santo Stefano – Il 27 Gennaio, dalle 18 e 30 all’ora dell’aperitivo, Bragagni (nella foto)e i suoi ministri della propaganda, invece di sfruttare l’ultima occasione di dignità istituzionale, senza neanche accennare al “Giorno della Memoria” (Legge 211 del 20/07/2000), come invece facevano il resto della Valtiberina e d’Italia, si sono dedicati, anima e cuore, al solito teatrino di vuota propaganda.

Ormai giunti al Febbraio 2012, Bragagni e i suoi parlano del 2011, sperando forse che qualcuno si sia già dimenticato di tutto quello che hanno disfatto  e “non” hanno fatto anche nel 2011.

Tre logiche ipotesi di replica agli sbandierati 2.000.000 (due milioni!) di Euro di (finti) lavori:

Prima ipotesi: il buco di bilancio è stata un’invenzione diffamatoria, propagandistica e utile per giustificare i tanti rincari di tasse e i “costi” dell’ufficio ragioneria;

Seconda ipotesi: i lavori millantati corrispondono in gran parte a progetti redatti e soldi trovati dall’amministrazione 2004-2009;

Terza ipotesi: sono vere entrambe le due ipotesi precedenti.

Propendendo per la terza ipotesi, restiamo fortemente preoccupati per le sorti del nostro Comune e dei nostri concittadini, e rinnoviamo all’amministrazione Bragagni il nostro invito affinché cominci (almeno dopo 3 anni) a lavorare per il bene del paese e di tutti i Cittadini di Pieve, e non solo per la visibilità e il guadagno di pochi.

I consiglieri di “Pieve per Valtiberina democratica”-

A TSD “La scuola superiore si sceglie in Tv”

Arezzo – Otto puntate speciali del programma “Città Nostra” dedicate all’offerta formativa nel territorio di Arezzo, con approfondimenti sul nuovo progetto del Miur “La scuola in chiaro”. Sul canale 85 del digitale terrestre e in streaming su http://www.tsdtv.it torna un programma di servizio per le famiglie e gli alunni delle classi terze della scuola media che entro il 20 febbraio devono scegliere in quale direzione proseguire gli studi.
Otto puntate per orientare i ragazzi della secondaria di primo grado e le loro famiglie nella delicata scelta delle scuole superiori. È questo l’obiettivo che si propone per il secondo anno TSD, l’emittente della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, rilanciata dall’arcivescovo Riccardo Fontana e diretta da Andrea Fagioli. Quest’anno la scelta della scuola secondaria di seconda grado coinvolge oltre 3.000 famiglie aretine, anche di origine straniera: infatti oltre il 15 per cento dei ragazzi che sosteranno l’esame di stato il prossimo giugno sono di seconda generazione. Ma il programma interessa tutta la popolazione scolastica perché contiene anche una guida completa alle nuove procedure d’iscrizione on line e ai servizi web della scuola digitale (certificati, pagelle, assenze, libri di testo ecc.).
Si parte oggi,  lunedì 30 gennaio, alle 20.20, con la prima puntata che presenta il liceo “Francesco Petrarca” di Arezzo, nei suoi due indirizzi classico e musicale. Da lunedì a giovedì, per due settimane, sempre alle 20.20, si alternano in studio dirigenti scolastici e docenti degli altri istituti di istruzione superiore del territorio aretino. Ogni puntata torna in replica la mattina successiva, alle ore 9.40, per permettere anche la “visione di classe” a scuola, e nelle ore pomeridiane, alle 18. A condurre la trasmissione è Riccardo Ciccarelli, giovane video-giornalista dell’emittente, affiancato da Michele Francalanci, curatore del programma.
In ogni puntata trovano spazio numerosi contributi video che accompagnano studenti e famiglie all’interno della scuola, per capire come si svolge la vita scolastica e scoprire i progetti che arricchiscono l’offerta formativa curriculare. Novità di quest’anno sono le schede di approfondimento sul nuovo progetto “La scuola in chiaro”, introdotto dal nuovo ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo.
La programmazione delle 8 puntate
–    lunedì 30 gennaio – “Francesco Petrarca”
–    martedì 31 gennaio – “Vittorio Fossombroni”
–    mercoledì 1 febbraio – “Piero della Francesca”
–    giovedì 2 febbraio – “Vittoria Colonna”
–    lunedì 6 febbraio – “Galileo Galilei”
–    martedì 7 febbraio – “Margaritone”
–    mercoledì 8 febbraio – “Francesco Redi”
–    giovedì 9 febbraio – “Michelangelo Buonarroti”
È possibile seguire le trasmissioni anche in diretta streaming e rivedere le puntate on line sul nuovo sito dell’emittente all’indirizzo http://www.tsdtv.it.

Monti riforma l'università. Meno peso a lauree e diplomi

 Il governo Monti mette mano anche su scuola e Università.

Il nuovo decreto sulle semplificazioni prevede ben nove articoli che hanno lo scopo di migliorare qualificazione e competitività di scuola, università e ricerca scientifica. Il testo del decreto, composto da 40 pagine e 67 articoli, sarà varato dal Consiglio dei ministri, ed e’ stato illustrato ieri dal premier Mario Monti al Capo dello Stato, Giorgio Napolitano.
Previsti anche un piu’ largo ricorso a internet nei rapporti tra cittadino e pubblica amministrazione. La facolta’ al ministro dei Beni culturali di varare norme per la sponsorizzazione connesse agli interventi conservativi e l’operazione ‘burocrazia zero’ in alcune regioni.
Cominciamo dalla laurea: il titolo avra’ meno peso nei concorsi pubblici e anche il voto non avra’ piu’ valore. Per la partecipazione ai concorsi pubblici all’articolo 9 si prevede: «l’equiparazione dei titoli di studio e professionali nei casi in cui non sia intervenuta una disciplina di livello comunitario». A parte alcuni casi, come la laurea in medicina, il titolo perderà peso nelle selezioni per la pubblica amministrazione e non ci saranno punti in più a seconda del tipo di laurea.Cresciute a dismisura negli ultimi anni, per le università telematiche arriva un periodo difficile. Il decreto sulle semplificazioni prevede che vengano escluse dalle ripartizioni di fondi per ‘merito’, una norma introdotta dalla riforma Gelmini.Altra novità importante riguarda i ricercatori di tutte le università: quelli assunti a tempo indeterminato non potranno più essere ‘tutor’ o insegnare. Dovranno solo fare ricerca, mentre fino ad oggi erano largamente utilizzati per sostituire i docenti titolari oberati.
I concorsi, inoltre, con i bandi per i posti da ricercatore dovranno essere pubblicati in «Gazzetta Ufficiale». (da Affaritaliani.it)

Porta del Ponte: percorso pedonale già rotto in parte

SANSEPOLCRO –  Il percorso pedonale istallato alcune settimane fa a Porta del Ponte è già parzialmente rotto. Così se ne torna a parlare nuovamente. La protesta dei residenti della zona sulla realizzazione da parte dell’Amministrazione Comunale di un percorso pedonale per la sicurezza degli alunni delle scuole medie “Luca Pacioli” aveva fatto notizia alcuni giorni fa, perché quel percorso non ha mai riscosso l’approvazione popolare. Il motivo? E’ antiestetico. Continua a leggere…

Morto a 93 anni Oscar Luigi Scalfaro

E’ stato presidente della Repubblica
E’ deceduto nella notte a Roma l’ex presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, per un arresto cardiaco: aveva 93 anni.

Il cordoglio di Napolitano: “E’ con profonda commozione che rendo omaggio alla figura di Oscar Luigi Scalfaro nel momento della sua scomparsa, ricordando tutto quel che egli ha dato al servizio del paese, e l’amicizia limpida e affettuosa che mi ha donato. E’ stato un protagonista della vita politica democratica nei decenni dell’Italia repubblicana, esempio di coerenza ideale e di integrità morale

E’ sempre più SuperMario

Roma – Erano anni che non leggevamo sui giornali stranieri un commento così lusinghiero sul nostro governo. Se poi a farlo è il giornale della city londinese come il Financial Times, al quale tutto si può imputare tranne un pregiudizio favorevole all’Italia, quei complimenti valgono anche di più. “L’Europa si appoggia sulle spalle di Monti”, titola il quotidiano, aggiungendo che “dopo un’assenza durata circa 20 anni l’Italia e’ tornata in scena”, per fortuna perché “è in Italia che le prospettive a lungo termine dell’euro saranno decise”.
Pazzesco: sei mesi fa eravamo la cenerentola d’Europa, la pecora nera assieme alla Grecia, un paese inaffidabile vissuto da Francia e Germania come una palla al piede. Oggi veniamo considerati addirittura il perno del vecchio continente e Mario Monti una specie di Atlante, il titano costretto da Zeus a reggere il mondo sulle sue spalle.
Nonostante i malumori dei partiti e la loro periodica tentazione di staccare la spina, nonostante le tante tensioni sociali che le scelte del governo hanno generato, Monti continua a mietere risultati che lo rafforzano. Il decreto sulle semplificazioni è pieno di provvedimenti interessanti, ma soprattutto sembra ora inesorabile la caduta dei rendimenti dei nostri titoli di Stato e dell’odioso spread, come certifica il successo dell’ultima asta e la caduta dei tassi (tutti soldi risparmiati dalla collettività).
Ogni giorno ha la sua pena, quindi mai nulla va dato per acquisito, specie di questi tempi, ma finalmente tornano segnaIi positivi sulle sorti dell’Italia, e il merito è indubbiamente del premier.
Giuseppe Morello-giuseppe.morello@affaritaliani.it

Bossi vs Berlusconi, c’eravamo tanto odiati

Dal “mafioso di Arcore” alla “mezza cartuccia”

Mezza cartuccia” è ancora poco, per gli standard di Umberto Bossi.

L’altra grande frattura con Silvio Berlusconi, consumata nel 1994 con la caduta del primo governo del Cavaliere, aprì una stagione di insulti senza precedenti nella storia politica italiana. Per il leader leghista, l’ex alleato era diventato “il mafioso di Arcore”, “il grande fascista”, nonché un “suino”. E via così.
Tra il 1994 e il 1999, la Lega ha condotto una durissima campagna contro il Cavalier “Berluskàz” o “Berluskaiser”. Il primo filone prendeva spunto dalle inchieste palermitane sui rapporti tra Cosa nostra e la Fininvest.  Per Bossi, “Berlusconi è l’uomo della mafia, un palermitano che parla meneghino, nato nella terra sbagliata e mandato su apposta per fregare il Nord”, scrive sulla Padania il 19 agosto 1998. “La Fininvest è nata da Cosa Nostra. Ci risponda, Berlusconi, da dove vengono i suoi soldi”.

Silvio “riciclava i soldi della mafia” (7 luglio 1998), o meglio “quel brutto mafioso” guadagna “i soldi con l’eroina e la cocaina (Corriere della sera, 15 settembre 1995).

Il secondo filone dipinge l’ex e futuro alleato come un fascista, anzi “il grande fascista di Arcore” (10 aprile 1995, La Repubblica). Berlusconi è “peggio di Mussolini” (16 giugno 1998, La repubblica), “un mostro antidemocratico” (11 febbraio 1995), “suino Napoleon” (4 luglio 1995, La Stampa), “Nazista, nazistoide, paranazistoide” (14 gennaio 1995, Corriere della Sera).

In più è un “incapace”, una “febbre malarica”, con una “tendenza alla vaccaggine” (13 gennaio 1995, Corriere della sera).
Bossi lo dice chiaro: “Bisogna che si mettano in testa tutti, anche il Berlusconi-Berluskàz, che con i bergamaschi ho fatto un patto di sangue: gli ho giurato che avrei fatto di tutto, che sarei arrivato fino in fondo, per avere il cambiamento. E non c’è villa, non c’è regalo, non c’è ammiccamento che mi possa cambiare strada… Berlusconi deve sapere che c’è gente che ne ha piene le tasche e che è pronta a far il culo anche a lui (1 novembre 1994).
Bossi è incontenibile. Per lui, Berlusconi è “Wanna Marchi”, “bollito”, “povero pirla”, “ubriaco da bar”, “piduista”, “molto peggio di Pinochet”.
Berlusconi, di rimando, definiva Bossi “un uomo dalla mentalità dissociata”, “ladro di voti”, “pataccaro”, “cadavere politico”, “sfasciacarrozze” con il quale “non mi siederò mai più allo stesso tavolo”.
Poi all’avvicinarsi delle elezioni politiche del 2001, i due leader del centrodestra capirono che solo una nuova alleanza avrebbe garantito la vittoria nel collegi elettorali del Nord e quindi nel Paese, come in effetti avvenne.

Cinque anni di insulti sanguinosi furono archiviati, Berlusconi ritirò la montagna di querele contro Bossi eLa Padania.

Con l’avvento del governo di Mario Monti, la saga ricomincia. (da Il Fatto Quotidiano)

 

Scandalo in Vaticano

 Città del Vaticano – In una lettera inedita al cardinal Tarcisio Bertone, il segretario generale monsignor Carlo Maria Viganò parla di ladri e corrotti, denuncia prelati e giornalisti. Subito dopo la Santa Sede lo licenzia. Furti nelle ville pontificie coperti dal direttore dei Musei Vaticani, monsignor Paolo Nicolini. E poi fatture contraffatte all’Università Lateranense a conoscenza addirittura dell’arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per l’evangelizzazione. E ancora: interessi del monsignore in una società che fa affari con il Vaticano ed è inadempiente per 2,2 milioni di euro. Ammanchi per centinaia di migliaia di euro all’Apsa – rivelati dal suo stesso presidente – e frodi all’Osservatore, rivelate da don Elio Torregiani, ex direttore generale del giornale. C’è tutto questo nella lettera che Il Fatto pubblica oggi. I toni e i contenuti sono sconvolgenti per i credenti che hanno apprezzato gli appelli del Papa. “Maria ci dia il coraggio di dire no alla corruzione, ai guadagni disonesti e all’egoismo” aveva detto nel giorno dell’Immacolata del 2006 Ratzinger- (di Marco Lillo)

I viaggi (gratis) della Casta ci costano 17 milioni

Roma – Camera e Senato sono impegnati, in questi giorni, a vedere dove si possa operare un qualche risparmio. Tra diaria, appalti e bonus, si è pensato di dare una sforbiciata anche ai viaggi di deputati e senatori, puntando sulla buona volontà di questi.
Ogni onorevole, oggi, può viaggiare gratuitamente sul territorio nazionale, che prenda aereo, nave o treno.
Non paga i pedaggi autostradali, e riceve, alla Camera, un ulteriore rimborso per percorrere la distanza da casa all’aeroporto più vicino e dallo scalo di Fiumicino a Montecitorio (la cifrà è di 3. 323, 70 euro a trimestre che diventano 3. 995, 10 se l’aeroporto dista più di cento chilometri da casa).
Al Senato non esiste una voce unica, ma è previsto un rimborso forfettario di 1. 650 euro al mese che va a sostituire quei bonus che un tempo erano le “spese accessorie di viaggio” e le “ricariche telefoniche”.
I viaggi dei parlamentari sulla rete nazionale sono sempre gratuiti, che l’onorevole sia in viaggio per lavoro o che parta per le vacanze. Sui trasporti, i Questori della Camera ritengono di poter risparmiare nell’anno a venire la bellezza di un milione di euro. I senatori questori, invece, la consistente cifra di mezzo milione di euro.
Come? Invitando i parlamentari a spendere meno. Facile, ma come si fa? Nel bilancio della Camera 2012 le “Spese di trasporto” ammontano a 11. 605. 000 euro, così divisi: 8. 180. 000 per viaggi aerei, 1. 650. 000 per i treni, 600. 000 per i pedaggi autostradali, 200. 000 per autonoleggio. Altri 15.000, infine sono stati investiti alla voce “altre spese di trasporto”.
La Camera, a differenza del Senato, separa nel proprio bilancio la spesa di trasporto dei deputati eletti all’estero. È una cifra considerevole: far arrivare in Parlamento i 12 onorevoli dai cinque continenti costa in un anno la bellezza di 950. 000 euro (anche perchè, prima che l’ufficio di presidenza suggerisse di tirare la cinghia, gli eletti all’estero prediligevano la classe business per il lungo tragitto).
Ma i cittadini italiani non pagano solo i viaggi sul territorio nazionale ai deputati in carica. Montecitorio spende circa 900mila euro l’anno per far viaggiare gratis gli ex deputati. Non dovunque, però. Chi è stato eletto almeno una volta alla Camera può beneficiare di dieci voli aerei gratis ogni anno e della possibilità di viaggiare in treno su Intercity e Regionali, ma non sui Frecciarossa. Per il 2010 Palazzo Madama ha speso 1. 300. 000 euro per il trasporto degli ex senatori contro una previsione iniziale di 1. 900. 000. Trasportare invece i senatori in carica è costata alle casse del Senato 5. 810. 000 euro contro una previsione iniziale di 5. 220. 000.
Più o meno quello che è stato risparmiato dagli ex senatori è stato speso in viaggio da quelli in carica. Tecnicamente funziona così: il parlamentare mostra la propria tessera e sono poi le compagnie aeree, ferroviarie o marittime a far arrivare il conto alla Camera di appartenenza. Lo stesso avviene per i pedaggi autostradali. Il parlamentare dispone di un apparecchio telepass e di una viacard: il conto arriva al Parlamento.
Ma cosa succede nel resto d’Europa?
Una situazione simile a quella italiana si può riscontrare solo in Belgio.
In Germania è gratuita la circolazione ferroviaria; per i voli interni, però, si possono chiedere rimborsi motivati.
La Francia ha un sistema misto: il deputato dispone di un abbonamento ferroviario, di 40 voli andata e ritorno dal collegio dal quale proviene e di altri 6 viaggi (sempre a / r) fuori da quello.
In Spagna il meccanismo è legato alla diaria: i viaggi all’interno del territorio nazionale consentono di ottenere una diaria di 120 euro al giorno. Per quelli all’estero la dia-ria sale a 150 euro.
L’Olanda paga ai propri deputati il viaggio in treno in prima classe. Se non esistono mezzi pubblici l’onorevole ha un rimborso per l’utilizzo dell’auto propria di 0, 37 euro per ogni chilometro percorso. In caso esistano mezzi pubblici il rimborso è assai più misero: 0, 9 euro a chilometro. In Austria, infine, gli onorevoli dispongono di un piccolo forfait di 489 euro al mese che però viene ricompreso nella voce omnicomprensiva delle “spese di rappresentanza”. (da Il Fatto Quotidiano)

“Stefano Cucchi fu picchiato a morte”

I medici legali della famiglia del ragazzo scomparso il 22 ottobre 2009 depongono a processo.

Se “non fosse stato percorso, non sarebbe morto”. La sorella Ilaria: “Alla Corte è arrivata la verità”. Ma la procura di Roma continua a negare.

Stefano Cucchi non è caduto dalle scale, come invece lui stesso riferì – per paura? – ai medici che lo visitarono dopo l’udienza di convalida del suo arresto. Stefano Cucchi è stato picchiato.
Quella frattura alla terza vertebra lombare sarebbe stata all’origine di un susseguirsi di eventi che, il 22 ottobre 2009, portarono alla morte del geometra romano, detenuto nel reparto protetto dell’ospedale Pertini. Il decesso sarebbe poi avvenuto per edema polmonare, esito che non si sarebbe verificato se il ragazzo fosse stato adeguatamente curato. Ma il nodo del processo è proprio quello: il “trauma”, come lo hanno definito Vittorio Fineschi, Giuseppe Guglielmi, Cristoforo Pomara, Luigi Vendemmiale e Gaetano Serviddio, periti della famiglia Cucchi.
Un’udienza importante, quella di ieri, in cui – per sei ore e con 150 slide – i medici legali hanno tentato di dimostrare alla Corte quella che a loro giudizio è una verità scientifica inoppugnabile: se Stefano non fosse stato percosso, non sarebbe morto. “In corrispondenza della frattura lombare – ha sostenuto Pomara – all’interno c’era sangue: questo significa che era una frattura recente”.
Una “verità” che però la Procura di Roma nega, in un crescendo di tensione con la famiglia sempre più evidente: secondo i periti dell’accusa, infatti, quella frattura sarebbe antecedente all’arresto di Cucchi. Che però, hanno riscontrato ancora i medici di parte civile, era pieno di lesioni e fratture: “Sul corpo c’erano escoriazioni agli arti superiori” ha spiegato Pomara, prova – secondo la letteratura medico-legale – di colluttazione e ripetitività traumatica, mentre quelle sulle mani (ne sono state contate ben 14) “anche indice di difesa”.
Stefano Cucchi è stato giudicato magro ma sportivo e, se non fosse incorso quel “trauma” e in quell’abbandono (i nove medici del Pertini a giudizio sono accusati, tra l’altro, di abbandono di incapace), non sarebbe mai morto. I traumi riscontrati “non sono compatibili con una caduta – ha concluso Fineschi -, ma hanno una genesi traumatica di tipo contundente, violenta. Non è possibile che un soggetto così giovane possa aver avuto quello che abbiamo visto dopo una caduta”.
In udienza, a dare sostegno alla famiglia Cucchi, c’erano anche Patrizia Aldrovandi e Lucia Uva, madre e sorella di Federico e Pino, altri due ragazzi morti mentre erano nelle mani dello Stato. “Finalmente alla Corte è arrivata la verità – ha commentato Ilaria, la sorella di Stefano, al termine dell’udienza – in maniera scientifica e molto comprensibile. Mi auguro che questo pesi sul giudizio finale”.
Molto soddisfatto è anche l’avvocato dei Cucchi (e anche degli Aldrovandi e degli Uva), Fabio Anselmo, che annuncia persino di voler chiedere il cambio di imputazione nei confronti dei tre agenti della polizia penitenziaria alla sbarra: “Oggi in aula abbiamo sentito parlare di traumi che per me significano botte, pugni, calci; insomma, un pestaggio. Stentiamo a credere che siano sotto processo per lesioni dolose lievi; per noi devono rispondere di omicidio preterintenzionale”.

-(da Il Fatto Quotidiano)-

 

Sansepolcro: Carabinieri e Polizia controllano, ma i Vigili Urbani ?

Questa la mail inviataci da un cittadino di Sansepolcro, corredata da foto:

“Direttore del “Fendente”, alle 15.00 i CARABINIERI erano presenti con un posto di blocco in via OSIMO. Alla stessa ora la POLIZIA era presente nella SENESE ARETINA. I VIGILI? Le loro auto erano tranquillamente parcheggiate nel retro del loro ufficio loro quindi erano rintanati al calduccio. Visto che hanno istituito pure i NONNI-VIGILI per lasciarli liberi e poter meglio svolgere altre funzioni, sarebbe questo il loro impiego? Starsene comodi al calduccio intanto che altri fanno il loro lavoro?”
-e-mail firmata-
Ndr.Cosa dire? Occorrerebbe farcelo spiegare dal responsabile della Polizia Municipale.

Vogliono riesumare la "Balena bianca"

Prove di grande partito cattolico. La Cei rilancia le scuole politiche
La Conferenza episcopale italiana sta organizzando per marzo un convegno nazionale delle ‘teste d’uovo’ impegnate nelle scuole di formazione politica presenti nelle varie diocesi italiane.
E’ quanto emerso nel corso della conferenza stampa conclusiva del Consiglio episcopale permanente, il ‘parlamentino’ dei vescovi italiani che si è svolto nel corso della settimana a Roma.
“L’apporto della Chiesa in questi mesi è quello di far crescere la coscienza e la partecipazione dei cattolici in politica”, ha detto il segretario generale della Cei, monsignor Mariano Crociata (nella foto), nella conferenza stampa che si è svolte nella sede della ‘Radio vaticana’. “In questi mesi c’è stato il raduno di Retinopera, c’è stato l’intervento del cardinale Bagnasco a Todi, prossimamente c’è un convegno per tutte le scuole socio-politiche delle diocesi. Tutte iniziative che mostrano l’attenzione della Cei per ridare coscienza di responsabilità sociale e politica ai credenti in linea con la dottrina sociale della Chiesa”. Il convegno nazionale, a quanto si apprende, si svolgerà a Roma a marzo.
(da Affaritaliani.it)

Regione Lombardia, arriva l’iPad omaggio per i consiglieri

 Su 80, lo rifiuta soltanto uno
Gabriele Sola dell’Idv è l’unico ad aver restituito la tavoletta distribuita dal presidente del consiglio regionale. Secondo Davide Boni (Lega) si tratta di un oggetto necessario per l’attività consiliare. La replica: “La Regione non ha nemmeno sviluppato una app per consultare gli atti”
Guadagnano 9mila euro netti al mese. Ma non bastano per comprarsi l’iPad. A soccorrere i consiglieri in Regione Lombardia, che non possono proprio farne a meno, ha provveduto chi sta a capo del consiglio, il leghista Davide Boni. Sì, proprio quello di “Roma ladrona” e delle crociate – annunciate – contro gli sprechi della Casta. Grazie a lui sul consiglio regionale sono piovute tavolette come foglie: 80 tablet nuovi di zecca, a carico dei contribuenti, che altrettanti consiglieri hanno gradito, preso e messo da parte. Tutti tranne uno. Gabriele Sola dell’Idv è stato infatti l’unico ad aver restituito subito il suo con una lettera che ha sollevato il caso.
Anche perché quell’omaggio dal sapore natalizio (la delibera è dello scorso novembre) costa ai contribuenti la bellezza di 50mila euro. E non è il solo cadeau di questo tipo, visto che all’inizio della legislatura lo stesso Boni aveva omaggiato i consiglieri di un pc portatile. Comunque sia, Sola non ha gradito e ha rispedito al mittente l’omaggio. E non tanto perché il tablet ce l’ha già, come lui stesso ammette, ma perché l’intera operazione “omaggio” viene giustificata come un necessario ausilio all’attività consiliare. I tablet, secondo Boni, sarebbero indispensabili per i colleghi. Peccato che nel frattempo la Regione non abbia sviluppato alcuna “App” utile a questo scopo. I documenti prodotti dagli uffici, delibere, determine e quant’altro viaggiano via mail e attraverso la rete interna. Nessun software è stato sviluppato per la cosiddetta “dematerializzazione degli atti”. Sono prodotti in carta e così girano, altrimenti tutto in formato pdf.
“E per questo – fa notare il consigliere rinunciatario – bastava il pc omaggiato in precedenza”. Così in poche righe i ringraziamenti cordiali e il rifiuto: “Poiché non ho rilevato alcuna miglioria in tal senso, e alla luce dell’esigenza di limitare il più possibile i costi a capo alla pubblica amministrazione, ritengo di dover restituire il dispositivo assegnato. Un piccolo gesto che mi auguro venga colto con il giusto spirito”. Giusto spirito? Niente affatto. Boni difende a spada tratta la conversione tecnologica del consiglio all’iPad per motivi istituzionali. Anzi, ai microfoni della trasmissione radiofonica “La Zanzara” non solo giustifica la decisione ma addirittura la rivendica contrattacando: “Ecco, Sola ha rinunciato all’iPad perché voleva anche le applicazioni gratis”. (da Il Fatto Quotidiano)

Mafie toscane, “più controlli sugli appalti pubblici”

Firenze – Approvata all’unanimità la mozione presentata dai consiglieri Locci e Staccioli
“Più controlli sulle gare e i contratti di appalto nel settore pubblico per accertare la massima affidabilità dalle imprese appaltatrici e subappaltatrici contro le infiltrazioni mafiose nel nostro territorio”. E’ stata approvata all’unanimità la mozione in merito al dilagare del fenomeno mafioso in Toscana, presentata dai consiglieri regionali Dario Locci e Marina Staccioli del Gruppo Misto.
“La Toscana non è terra di mafia, ma la mafia c’è, gode di ottima salute e inizia a colonizzare alcune zone”, dichiara Staccioli, citando il Rapporto 2011 della Fondazione Caponnetto. Secondo questo rapporto tutte le province toscane presentano un’infiltrazione economica di stampo mafioso, 4 su 10 (Livorno, Lucca, Pistoia, Prato) presentano un rischio medio di colonizzazione, mentre il rischio è alto in provincia di Massa Carrara.
“La situazione è grave – continua la consigliera – le mafie si stanno spartendo il territorio: quella russa in Versilia, sulla costa e nella zona di Montecatini, quella cinese a Prato, quella rumena, albanese, africana si contendono lo sfruttamento della prostituzione”.
“Fino alle organizzazioni criminali locali, particolarmente attive sul fronte degli appalti, del ‘pizzo’, dell’usura. Un fenomeno, quest’ultimo, acuito dal momento di crisi occupazionale ed economica. In un momento del genere – sottolinea Locci – la classe dirigente non può permettersi di abbassare la guardia”. Con la mozione approvata la Giunta regionale si impegna anche ad attivare campagne informative mirate, rivolte a cittadini ed enti pubblici.
Ufficio Stampa
Francesca Puliti

Comunicato Stampa del movimento "InComune"

Sansepolcro – “Siamo soddisfatti, è stato proprio un bel consiglio Comunale” questa è l’espressione che hanno usato il capogruppo di inComune, Marcello Brizzi, e il consigliere Gilda Foni all’indomani del Consiglio del 24 gennaio.
Finalmente il tipo di politica che tanto speravamo, che rinuncia all’individualismo prediligendo il noi. Tutti gli argomenti all’ordine del Giorno sono stati dibattuti con propositività da tutti i gruppi politici e sono stati votati all’unanimità alcune decisioni di maggior interesse per la nostra Sansepolcro. Ad esempio, relativamente alla mozione sull’osservatorio sul lavoro tutti i gruppi hanno portato il proprio contributo, il Sindaco in qualità di Assessore delle Attività Produttive si è preso carico di utilizzare la relativa Commissione per riunire a questo tavolo tutte le forze economiche e non, comprese anche gli istituti di formazione, per un dialogo sui problemi del lavoro. Incarico accolto da Marcello Brizzi, Presidente di detta Commissione, con l’impegno di farne uno strumento interattivo, non solo un contenitore per l’ osservatorio, in cui tutti i soggetti portano istanze e collaborano per trovare soluzioni.
Tra tutti, altri risultati positivi, particolarmente apprezzati da InComune sono stati la presa d’atto di tutto il consiglio su “La violenza dei numeri”  e l’adesione al manifesto del Presidente della Repubblica Napolitano “l’Italia sono anch’io”.
Inoltre sul tema della campagna di obbedienza civile relativa ai referendum sul servizio idrico il Consiglio, all’unanimità, ha deciso di attivarsi come sostegno verso i cittadini che vogliono aderire, fornendo l’assistenza necessaria, spiegandone le peculiarità, aiutandoli nell’espletamento delle pratiche, e quant’altro.
Confidiamo che questo sia l’inizio di un dialettica politica proficua all’interno del Consiglio Comunale di Sansepolcro, volta all’efficienza della democrazia, accogliendo un’opposizione costruttiva affinché ci si concentri sulla definizione ed attuazione di buoni provvedimenti per la città.

Al convegno anche il Prof. Antonio Borri dell'Università di Perugia

Il Prof. Boschi parlerà anche della diga di Montedoglio essendo componente della commissione d’inchiesta.
Sansepolcro – Il 4 Febbraio 2012 si terrà a Sansepolcro un importante convegno organizzato dal Lions Club locale con il patrocinio degli Ordini Professionali, dal titolo:
“Conoscere e prevenire il rischio sismico in Valtiberina
L’argomento di estrema attualità desta notevole interesse per la collettività.
I relatori sono di importanza nazionale ed internazionale visto che saranno presenti il Prof. Enzo Boschi a tutti noto nella veste di Presidente dell’istituto nazionale di geofisica ed ora docente presso l’Università di Bologna, tra le altre cose è membro della commissione che indaga sulla rottura della Diga di Montedoglio; il Prof. Arch. Carlo Blasi dell’Università di Parma gia consulente Unesco ed esperto di fama internazionale in materia di consolidamento e restauro di edifici storici (tra le altre cose è stato il responsabile del piano di ricostruzione della città di Mostar); il prof. Ing. Ario Ceccotti del CNR noto per aver progettato un edificio di 7 Piani in legno che è stato sottoposto a prova nella più grande piattaforma di simulazione sismica che si trova a Tokio; il Prof. Ing. Antonio Borri  della Facoltà di Ingegneria di Perugia esperto di consolidamento strutturale.
Moderatore del convegno sarà L’arch. David Gori che assieme alle autorità locali ed al Presidente del Lions Dott. Lorenzo Forni faranno gli onori di casa.
L’iniziativa si terrà a Sansepolcro presso la sala convegni del Borgo Palace Hotel il giorno 4 Febbraio 2012 a partire dalle ore 15,00.
E’ possibile iscriversi al convegno inviando le adesioni via Fax 0575742740 o Via Mail info@arkingassociati.it
Le iscrizioni e la partecipazione sono gratutite ed aperte a tutti.

Ecco a cosa dovrebbe far pensare il giorno della "Memoria"

Il commento di un nostro  lettore:

Inviato il 27/01/2012 alle 14:49 da POMODORO
Ricordare e commuoversi per aver vissuto sulla propria pelle la sopraffazione e la violenza è troppo poco. Bisogna essere sinceramente convinti che nessuno, a prescindere dai propri convincimenti, ha il diritto di annientare altri ne fisicamente ne intellettualmente. La tolleranza e la dialettica sono le virtù per assicurare ai nostri figli un avvenire più giusto e più duraturo. La malvagità non deve prevalere sulla parte buona dell’uomo che è parte di amore e di fratellanza. In questo si stabilisce il nostro futuro costruito nella pace che è figlia della giustizia. La violenza non è mai giustificata anche quando reagisce alla provocazione. Oggi è un giorno triste perchè tutti dobbiamo prendere atto di quella bestia che ringhia dentro ognuno di noi è ancora troppo ascoltata e ancora purtroppo mai dominata. Alla polvere di quei cadaveri passati per un camino nessuno può dichiararsi innocente.
contro, la violenza e, la sopraffazione,

-I n t e r v a l l o – (per "non" dimenticare)

La Redazione del Fendente è concorde per tale verità

Ancora sulla "querelle" Molino Sociale-Amministrazione Comunale

Dalla Redazione del “Fendente” – Abbiamo ricevuto questa e-mail, regolarmente firmata ma che omettiamo per ovvi motivi; Una lezione di “diritto privato” molto chiara sulla querelle tra Amministrazione comunale di Sansepolcro e Molino Sociale di cui ci siamo occupati con articolo pubblicato in data 24.01.2012
Ecco cosa ci è stato scritto:
“”Ho letto l’articolo in merito alla questione del Molino Sociale.
Si riferisce:

… RILEVATO che l’area di cui trattasi appartiene al Comune di Sansepolcro
come del resto espressamente dedotto dalla stessa Cooperativa nell’atto di
citazione a comparire dinanzi al Tribunale di Arezzo Sezione Distaccata di
Sansepolcro notificato il 02/12/2008 tendente ad ottenere un riconoscimento di
proprietà per intervenuta usucapione, istituto questo inapplicabile alla
fattispecie concreta di cui trattasi non solo perché quantomeno fino all’anno
2005 trattavasi di area compresa nel patrimonio indisponibile in quanto
destinata a parcheggio pubblico negli strumenti urbanistici approvati con
delibera della Giunta Regionale…
Immagino che il riferimento sia all’usucapione breve quindicennale prevista
per i fondi rustici situati nei comuni montani, ma mi chiedo quali fossero i
requisiti per proporre tale istanza; anche su web puoi trovare alcune note:
– Sono usucapibili, difatti, i beni che sono in commercio (non sono
usucapibili le c.d. res communes omnium) e non sono qualificabili come
demaniali. Sotto quest’ultimo aspetto, mentre non sono passibili di usucapione,
appunto, i beni appartenenti al demanio pubblico, lo sono, invece, quelli che
afferiscono al patrimonio indisponibile dello Stato o di altri Enti Pubblici, a
patto che, secondo quanto previsto dall’art. 828 c.c., la loro destinazione
tipica non venga mutata dal possesso stesso.
– Sono esclusi dall’usucapione i diritti aventi per oggetto beni demaniali e
del patrimonio dello Stato e degli altri enti pubblici territoriali.
UN CASO PARTICOLARE: usucapione speciale per i fondi rustici
Caso a sé è quello relativo all’acquisto per usucapione del diritto di
proprietà su fondi rustici (e relativi immobili) posti nelle zone montane così
come definite dalla legge n. 1102/71, art.3 o nei Comuni “a basso reddito” . In
questo caso sono sufficienti 15 anni di ininterrotto possesso a titolo di
proprietà.
Nel solito caso di acquisto da parte di terzo di buona fede da soggetto non
proprietario, con atto regolarmente trascritto, sono sufficienti 5 anni dalla
trascrizione – senza che l’usucapione venga interrotta – per confermare la
regolarità del trasferimento. Si discute sulla difficoltà che -trattandosi di
fondi rustici- si può creare per la necessità della trascrizione.
Nel caso in cui venga venduto un fondo confinante con un altro la cui
proprietà sia stata usucapita, se il proprietario di quest’ultimo non ha fatto
conoscere al vicino la sua posizione di proprietario, non può legittimamente
pretendere di venirne informato per poter usufruire della prelazione prevista
per i fondi rustici.
I beni indisponibili sono indicati dall’art. 826 del Codice civile.
Tali beni hanno caratteristiche simili ai beni demaniali, ma con vincoli
sensibilmente minori. Sono inseriti nel patrimonio indisponibile dello Stato
oppure nel patrimonio indisponibile di Province o Comuni:
Le foreste
Le cave e le torbiere, quando la disponibilità ne è sottratta al proprietario
del fondo.
Qualsiasi cosa sia di interesse storico, archeologico, paleontologico,
paleontologico e artistico che sia stata ritrovata da qualsiasi soggetto nel
sottosuolo.
I beni necessari per lo svolgimento delle funzioni del presidente della
Repubblica (patrimonio indisponibile dello Stato).
Le caserme, gli armamenti, le navi e gli aeromobili militari.
Beni elencati in modo generico, dal medesimo articolo di cui sopra, ovvero
tutti quei beni (mobili e immobili) destinati ad un pubblico servizio e di
proprietà dello Stato, o delle Province o dei Comuni.
L’Ente competente, per l’assegnazione e la gestione di questi beni, è oggetto
di Leggi dello Stato, oggi spesso discussi nella Conferenza di rapporti Stato e
Regioni. In base alla nuova ideologia federalista molti beni patrimoniali,
prima di essere dismessi, seguono un trasferimento gerarchico dallo Stato alla
Regione, alla Provincia, nonché al Comune. Tale trasferimento è regolato
peraltro dalle nuove competenze, per effetto del decentramento nonché per la
favorevole presenza fisica degli amministratori locali sul territorio al fine
di garantire maggiori benefici, derivanti dall’uso della cosa pubblica.
Tale tipologia di beni, ai sensi dell’art. 828 c.c., non possono essere
sottratti alla loro funzione pubblica. Questa condizione li sottrae a qualsiasi
azione esecutiva. A differenza dei beni demaniali sui beni del Patrimonio
Indisponibile è possibile l’iscrizione di alcuni diritti reali di godimento a
favore di terzi (anche a privati, fermo restando però che tali diritti non
contrastino con il fine pubblico del bene).
Il fatto che l’area fosse destinata a pubblico servizio (un parcheggio)
escluderebbe perciò la sussistenza di un diritto di usucapione
.
Saluti””
-La Redazione-

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